I fischietti dei fratelli Loglisci hanno il fascino arcaico dell’oggetto di altri tempi. La loro produzione è infatti da sempre caratterizzata da un’assoluta aderenza alla tradizione, un’aderenza che non si rispecchia solo nella riproposizione di modelli e forme antiche, ma anche nell’aver perpetuato tecniche di produzione ormai desuete. Ancora oggi le Cola Cola vengono cotte in una piccola fornace a legna e dipinti con rudimentali pennelli auto-costruiti. Quanto all’argilla, solo negli ultimi anni, a causa dell’avanzare dell’età, Beniamino Loglisci ha smesso di raccoglierla e depurarla da sé, concedendosi il “lusso” di acquistare la creta industriale già pronta per la lavorazione. Mentre, nel corso dei decenni, la quasi totalità degli artigiani produttori di fischietti si sono gradatamente adattati alle possibilità - ed alle indubbie comodità - offerte dal progresso tecnologico, Beniamino e Vincenzo hanno perseguito caparbiamente la scelta di rifarsi ai modelli produttivi dei loro antenati. Una conseguenza pratica di questa scelta sta nel fatto che ancora oggi la realizzazione delle Cola Cola avviene secondo un ciclo di produzione che va dall’inverno all’estate. Ciascuna stagione è scandita da una fase di lavorazione precisa. Testo e foto: Massimiliano Trulli |